Area di Crisi Industriale Complessa, il Presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri “Progetti ed investimenti importanti in vista dell’atteso rilancio del nostro Territorio.”

“La riconversione e la riqualificazione delle aree del savonese e della Val Bormida, gravate nel corso degli ultimi dieci anni dalle chiusure di numerosi gruppi industriali e dalle inevitabili perdite di posti di lavoro, sono gli strumenti attraverso i quali, grazie al riconoscimento di Area di Crisi Industriale Complessa, il nostro Territorio potrà sicuramente ripartire ed investire in un futuro rilancio. Attualmente la nostra Provincia è al centro di una trasformazione che avrà ricadute significative sull’intero comprensorio, doveroso, quindi, l'impegno di tutte le parti per la definizione di azioni strategiche per l’area Savona e della Val Bormida. Azioni che devono garantire certezza dei tempi per quanto riguarda l’erogazione delle risorse e il conseguente finanziamento delle infrastrutture previste e, in considerazione delle 15 domande di finanziamento per progetti di impresa presentate, la possibilità di aumentare il plafond. Il riconoscimento di Area di Crisi Industriale Complessa ci consente nuovi investimenti, nuove imprese e occupazione a vantaggio dell’economia savonese e nazionale. L’impegno assunto dalla Provincia di Savona, all’interno del Gruppo di Coordinamento e controllo dell’Area di Crisi Industriale Complessa (ACIC), riguarda prevalentemente, in questa fase, la promozione di progetti infrastrutturali rilevanti come, tra quelli più urgenti, la connessione della nuova Piattaforma portuale di Vado ligure alle Reti ferroviarie e Autostradali e l’adeguamento della strada di scorrimento Vado Ligure-casello autostradale di Savona e nuovo casello di Bossarino. Altri progetti sono richiamati nella bozza di Progetto strategico per il potenziamento della direttrice trasportistica Piemonte occidentale Torino-Savona e tra questi la Bretella autostradale Albenga-Millesimo-Predosa e il raddoppio della tratta ferroviaria S. Giuseppe di Cairo-Ceva. Piani ed investimenti importanti in vista dell’atteso rilancio del nostro comparto.”

Area di Crisi Industriale Complessa del Savonese, 40,7 mln€ stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Liguria per il rilancio industriale e l'occupazione.

La Presidente della Provincia Monica Giuliano: "Un grande risultato"

Con la firma dell'Accordo di Programma del 28 febbraio 2018 è stato approvato il Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) redatto da INVITALIA, Agenzia in house del Ministero, che prevede un impegno considerevole di risorse statali e regionali per 40,7 mln€.

La Presidente Monica Giuliano ha precisato:
"Il MISE ha stanziato 20 mln€ a sostegno delle piccole e grandi imprese manifatturiere e della logistica che investono nella nostra area di crisi con investimenti superiori a 1.5 mln€. Si tratta di contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati, sgravi e agevolazioni fiscali, convenzionamenti con istituti di credito."
"La Regione Liguria finanzia, con fondi europei, 20.7 mln€ per la creazione di nuove imprese, la ricerca, l'innovazione tecnologica, su investimenti inferiori a 1.5 mln€ oltre alle politiche attive del lavoro."
"L'Autorità di sistema portuale anticipa circa 9 mln€ per opere infrastrutturali in attesa delle risorse che saranno messe in campo dal Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti."
"Si tratta di un grande risultato sia per l'entità dei finanziamenti anche superiori a quelli ottenuti da altre aree di crisi in Italia, sia per i tempi brevi dell'iter ministeriale (17 mesi dal riconoscimento dell'area di crisi industriale complessa nel settembre 2016 alla firma dellAdP del 28 febbraio 2018."
"L'impulso al riconoscimento dell'Area di Crisi è venuto dall'Assemblea dei Sindaci della Provincia di Savona che aveva dato mandato al Presidente della Provincia di presentare l'istanza per il riconoscimento di Area di Crisi Industriale Complessa per il territorio della Provincia di Savona."
"Alla formulazione dell'istanza avevano contribuito i sindaci, i rappresentanti sindacali e delle categorie economiche preoccupati per la gravità della crisi industriale nella nostra provincia e per le pesanti ricadute sull'occupazione."
"Nei prossimi 3 mesi si apriranno i bandi per l'accesso ai finanziamenti. Trai requisiti richiesti alle aziende ci sarà quella della cantierabiltà dei progetti entro 36 mesi È chiaro che stiamo parlando di un arco temporale di un anno mezzo, due: non prima sarà possibile vedere gli effetti concreti di questo sviluppo. Ho detto spesso, lo ripeto, che siamo abituati a fare progetti di breve termine: questa provincia non può permettersi progetti di breve termine, ma deve costruire un nuovo quadro, di riferimento per lo sviluppo locale proiettato a medio lungo termine."
"Il lavoro che stiamo facendo traguarda i 10/15 anni prossimi, ma credo sia necessario farlo altrimenti procrastiniamo una crisi che sarà sempre più difficile poi superare"
ha infine concluso la Presidente della Provincia.