In questa sezione è raccolta una rassegna stampa di notizie uscite sul tema dell'area di crisi del Savonese.

Area di crisi industriale da ieri aperte le domande per i nuovi insediamenti

3 luglio 2018

Le imprese interessate ad avviare nuove attività potranno contare su 20 milioni di incentivi pubblici.

Area di crisi industriale complessa, ora si fa sul serio. Si sono aperti ieri, alle12, e proseguiranno fino a lunedì 17 settembre, i termini entro cui le imprese possono presentare domanda di partecipazione al bando di Invitalia sugli aiuti agli investimenti effettuati nell’Area di crisi complessa del Savonese. Il bando ha una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro, a valere sulla legge 181/1989 per il rilancio delle aree industriali, che prevede finanziamenti per investimenti di almeno 1,5 milioni di euro di spesa. La Regione metterà poi in campo 25 milioni di euro tra risorse proprie, fondi europei, e contratti di localizzazione. I benefici riguardano parte del territorio della provincia di Savona (l’intera Valle Bormida e i Comuni di Vado Ligure, Quiliano e Villanova d’Albenga). E le premesse sono incoraggianti: la propedeutica chiamata di Invitalia ha consentito di raccogliere 123 proposte di investimento, di cui 116 per attività produttive e 7 per attività di ricerca e sviluppo, presentate da102 piccole e medie imprese (per un totale di ipotetici investimenti per 450 milioni di euro e teorici 1.228 posti di lavoro) e 21 grandi imprese (per 215 milioni e 588 posti di lavoro), più i progetti relativi a ricerca e sviluppo: 7 milioni per 24 posti di lavoro: assicurando una crescita intorno al 15-20% dell’occupazione industriale della provincia. A guidare la classifica è Vado Ligure (35 iniziative) e Cairo (36 iniziative), ma quasi tutti i Comuni sono rappresentati: da Altare a Villanova d’Albenga, Dego, Quiliano, sino a Cengio (tre sarebbero le manifestazioni, due produttive ed una nel settore della ricerca). Si tratta soprattutto di aree private, metà delle quali in Val Bormida, mentre tra i siti produttivi di proprietà pubblica, non molti in verità, spiccano, sempre in Val Bormida, le aree della Pertite, tra Cengio e Millesimo. E della partita farà parte anche Syndial, proprietaria delle aree ex Acna Si tratta dei 250 mila mq dell’area A2, bonificata e certificata, e i 50 mila dell’area A4, quella di Pian Rocchetta.