In questa sezione è raccolta una rassegna stampa di notizie uscite sul tema dell'area di crisi del Savonese.

Area di crisi complessa del Savonese: la Regione punta a un nuovo bacino occupazionale

3 agosto 2018

Potrebbe essere prorogato fino al 1° ottobre il bando, si attende una risposta dal ministero dello Sviluppo Economico

Si è riunita oggi in Regione Liguria, su convocazione dell’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, la Cabina di regia sulle aree di crisi complesse del savonese e Val Bormida, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni, Provincia di Savona, Autorità di sistema portuale, associazioni datoriali e sindacati. “È stato fatto il check sull’avanzamento del progetto – ha spiegato l’assessore Benveduti – e abbiamo annunciato la domanda di proroga, inoltrata al Mise, dei termini del bando dal 17 settembre al 1 ottobre, andando incontro a una precisa richiesta delle associazioni di categoria e delle parti sociali, tenendo conto del fatto che agosto è un mese pressoché inutilizzabile dalle imprese”. Durante l’incontro è stato illustrato il bando da 3 milioni di euro di fondi Por Fesr 2014-2020 a sostegno alle infrastrutture di ricerca nell'area di crisi complessa savonese che aprirà dall'11 al 31 ottobre. Inoltre, sono state spiegate le strategie, delineate durante gli Stati generali dell'occupazione, che riguardano l'integrazione di percorsi formativi e politiche attive del lavoro, con particolare attenzione alle aree di crisi del savonese. “Nei primi giorni di settembre – ha annunciato l’assessore Benveduti – riunirò il tavolo sulle infrastrutture, che sono previste nell’accordo di Programma, in particolare per quanto riguarda la piattaforma Maersk e sulla logistica della zona di Vado. Sempre a settembre parteciperò a Savona al Comitato territoriale di pilotaggio per fare un ulteriore passaggio con tutte le parti coinvolte e proseguire a tappe celeri, ascoltando le eventuali proposte e criticità che potrebbero emergere”. Incontro in Regione sulle questioni accordo di programma Area di Crisi, occupazione ed infrastrutture, grazie alla testardaggine delle sigle sindacali, incontro andato bene, nel senso che dopo mesi di lavoro sotterraneo abbiamo convenuto con la Regione, Provincia, associazioni datoriali, e Amministrazioni locali passaggi concreti decisivi: “Abbiamo spiegato all’assessore che è necessaria la volontà di creare un tavolo locale, un gruppo di lavoro che si occupi della parte operativa, abbiamo spiegato che si tratta del nostro territorio e quindi ne conosciamo tutte le possibilità, noi come Confindustria e Provincia rispetto ad Invitalia”, spiega Andrea Pasa, segretario generale Cgil Savona. Un altro tema che è stato dibattuto e che è stato condiviso dalla Regione e le rappresentanze sindacali si è incentrato sulle politiche attive e il lavoro: “Partiamo operativamente su quel bacino di lavoratori che hanno perso il posto di lavoro negli ultimi anni, a cui dovranno attingere le aziende, cercando di costruire agevolazioni per cui possano essere ricollocati. Oggi finalmente abbiamo definito che si parte, ci vedremo mercoledì 8 agosto con i tecnici regionali, i sindacati e il centro per l’impiego, per iniziare a definire il bacino, non solo vedere i nomi, ma iniziare a progettare mappando quello che c’è anche concentrandosi sui diversi mestieri, dovranno pescare da dove noi costruiremo, se non è presente la manodopera partiremo con la formazione. Vogliamo incentivare l’occupazione degli under 29 tramite i contratti di apprendistato, tramite i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro a 50 anni e iniziato a 15 anni e quindi non hanno potuto studiare e l’importante tema dell’occupazione femminile” continua Pasa. Al centro anche le infrastrutture e la rete ferroviaria, novità ieri l’incontro con la presidente della Provincia Monica Giuliano e l’Autorità di Sistema Portuale per far partire i varchi portuali e dare l’inizio a una nuova importante via di scorrimento: “Abbiamo in Provincia una struttura dei primi anni del 900, dobbiamo cambiare qualcosa partendo dalla piattaforma Maersk per fare un sollecito sul casello di Bossarino e sui varchi portuali, fondamentale un ragionamento sulla rete ferroviaria, visto che non sara pronto nulla per l’apertura bisogna pensare a sfruttare la tratta ferroviaria Savona-Torino e Savona-Alessandria”, conclude il segretario generale Cgil Savona.

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