Savona. Sono 123 le manifestazioni di interesse arrivate attraverso la call pubblica, aperta a fine settembre e promossa dal Ministero dello Sviluppo economico, Regione Liguria e Invitalia per le aree di crisi complessa del savonese e della Val Bormida, nell’ambito del progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area, lanciata con l’obiettivo di definire i fabbisogni di investimento delle imprese.
“È la dimostrazione – commenta l’assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi, che nelle scorse ore ha avuto un incontro al ministero – che sulle aree c’è interesse da parte di investitori che vogliono portare avanti progetti, creando occupazione per una zona che, seppur negli ultimi anni, a causa della crisi industriale di grandi gruppi, abbia avuto un’emorragia di posti di lavoro, resta comunque attrattiva”.
Oltre la metà delle proposte è stata presentata da imprese di piccola dimensione, mentre i settori che esprimono una maggiore domanda di investimenti e occupati sono il manifatturiero e la logistica, in particolare il trasporto e magazzinaggio.
I progetti al di sotto di 1,5 milioni di euro sono circa un quarto del totale, prevalgono invece le proposte di investimento di dimensione compresa tra 1,5 e 20 milioni di euro (a cui corrisponde il 71% di investimenti e il 77% di occupazione).
Le manifestazioni, che potrebbero rientrare nel campo di applicazione della legge 181/89, e che individuano progetti di investimento potenzialmente cantierabili, sono 33, per un ammontare di circa 255 milioni di euro di investimenti e oltre 700 addetti addizionali. “Come Regione Liguria – dice l’assessore Rixi – siamo andati avanti a marce forzate su questo fronte. Certamente avremmo auspicato che si arrivasse alla firma dell’accordo di programma entro il 2017, ma siamo fiduciosi che l’iter possa concludersi a breve”.
“Dall’ultimo incontro al Mise è emerso che si stanno svolgendo tutti gli approfondimenti necessari per la definizione degli strumenti agevolativi e delle risorse finanziarie, che saranno attivati e disponibili sul territorio. Una volta approvato il Progetto di riconversione delle aree, siamo pronti a mettere in campo tutti gli strumenti finanziari e agevolativi a disposizione della Regione”.
da www.ivg.it